CAGLIARI. "In tutta questa zona dal '94 visti i pericoli di frane è vietato l'utilizzo di sentieri e la balneazione, purtroppo la gente ci va lo stesso. Probabilmente la ragazza è scivolata, però non si capisce come mai hanno ritrovato solo il suo corpo e non eventualmente anche quello di chi era con lei". Così Fabrizio Merella, residente della zona e che conosce bene Cala Fighera, luogo dove ieri mattina è stato trovato il corpo della ventottenne Manola Mascia. La ragazza avrebbe ferite compatibili con una caduta dalla scogliera. Nello stesso punto due anni fa era morta Monica Perra, 39enne di Selargius.
Quel che è certo però è che la ventottenne era in compagnia del suo ragazzo, Paolo Durzu, 32 anni, di Quartu. Così aveva riferito lui stesso ai genitori, via messaggi. Doveva andare a pranzo fuori con lei, poi più nulla. I cellulari dei due, dalla tarda serata risultavano staccati. E la mattina dopo la tragica scoperta del corpo di Mascia. "Ci sono dei sentieri che vanno interdetti in modo serio, la gente non ci deve più passare", attacca il residente. "Io credo che il ragazzo non sia in acqua, conosco le correnti il mare e i venti".