CAGLIARI. Sono accusati di aver presentato falsamente la loro cooperativa, la Laurus di Cagliari, come un ente a mutualità prevalente, destinato all'erogazione di servizi socio-sanitari ed educativi, con lo scopo di ottenere vantaggi indebiti nelle gare d'appalto pubbliche. Così sarebbero riusciti a ottenere contributi per oltre 10 milioni di euro, a danno delle pubblica amministrazioni.
È quanto si è scoperto al termine di un'ampia indagine su presunte frodi nel settore degli appalti pubblici. Oggi all'alba i carabinieri del comando provinciale di Cagliari e il comando provinciale della guardia di finanza hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cagliari. Il provvedimento riguarda tre soggetti residenti tra Quartu Sant’Elena e Cagliari, già destinatari di recenti sequestri patrimoniali per ipotesi di illecito riconducibili alla medesima inchiesta.
L’ordinanza prevede la custodia cautelare agli arresti domiciliari per due indagati, amministratori di fatto e di diritto della cooperativa coinvolta, mentre per un terzo soggetto, anch’egli amministratore, è stata applicata una misura interdittiva. I tre sono indagati, a vario titolo, per truffa aggravata ai danni dello Stato, turbativa d’asta, falso in atto pubblico e autoriciclaggio.
Secondo i risultati dell’inchiesta, la cooperativa avrebbe operato con finalità esclusivamente speculative, sottopagando i dipendenti e impiegando personale privo dei requisiti professionali richiesti per l’erogazione dei servizi. Questi elementi avrebbero consentito agli amministratori di ottenere ingiusti profitti, accumulando un ingente patrimonio personale.
Le misure cautelari personali eseguite oggi rappresentano un ulteriore passo nell’azione di contrasto alle frodi nel settore degli appalti pubblici. Già lo scorso 26 febbraio, nell’ambito della stessa indagine, erano stati sequestrati beni di lusso, orologi, contanti e titoli per un valore complessivo di circa 1,7 milioni di euro, ritenuti provento dell’attività illecita.
L’operazione odierna conferma l’impegno congiunto dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza nella tutela della legalità e nella salvaguardia delle risorse pubbliche, contrastando ogni forma di illecito economico che possa danneggiare la collettività.