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CAGLIARI. Un gatto è stato bruciato vivo nelle campagne di Dolianova: qualcuno lo avrebbe usato come miccia e incendiato con la benzina. È la terribile storia raccontata dall'associazione cagliaritana Fierogatto Odv, che ha recuperato "Tigro" - questo il suo nome - in condizioni gravissime, con orecchie e zampe bruciate. A trovarlo il proprietario della casa in cui Tigro spesso trovava conforto: "Da circa tre mesi si aggirava attorno alla casa di una famiglia che, pur non vivendo lì stabilmente, lo accoglieva ogni volta che andava in campagna: gli davano cibo, coccole e un po' di sicurezza in un mondo che, ora lo sappiamo bene, è pieno di mostri", spiega l'associazione sui social, "leri, il padre di questa famiglia ha visto avvicinarsi un gatto malridotto. Sembrava malato, devastato da qualcosa di terribile. Solo quando si è sdraiato sulla poltrona di Tigro, quell'uomo ha capito la verità: quello era Tigro. E qualcuno l'aveva bruciato vivo. L'hanno adescato con facilità, perché lui si fidava".
Il gatto è ustionato, ha sofferto atrocemente ma è vivo. "Siamo furiosi. Siamo sconvolti. E non possiamo più tacere", denuncia l'associazione sui social, pubblicando anche le immagini dell'animale ferito.
"Qualcuno lo ha attirato con la promessa di una carezza e poi lo ha torturato in modo inimmaginabile. Chi può arrivare a tanto? Quale mente malata può provare piacere nel torturare un animale indifeso?", è la domanda che rimbomba nella testa dei volontari dell'associazione.
Ora il gattino è stato ricoverato e rimarrà in clinica per qualche giorno. Ma l'appello è importante: "Parlate, denunciate, condividete, perchè Tigro è solo uno dei tanti".