CAGLIARI. Un’onda di partecipazione ha portato Roberto Lepori a raccogliere più di 500 firme per chiedere all’amministrazione comunale di intitolare un’area della città a Emanuela Loi, giovane agente di polizia caduta nella strage di via D’Amelio, e alle vittime della criminalità, comprese quelle sarde. La proposta si concentra sull’area del quartiere Fonsarda, nello specifico via Della Casa.
Il progetto suggerisce la creazione di un parco pubblico inclusivo e sostenibile, pensato per diventare il cuore sociale della zona. Panchine per gli anziani, aree gioco per bambini, percorsi fitness, verde attrezzato per attività sportive e culturali: l’obiettivo è soddisfare le esigenze di tutte le fasce d’età, favorendo l’aggregazione e migliorando la qualità della vita.
Significativo è anche l’aspetto commemorativo della proposta. "Sarà prevista un'area murales in cui ricordare 23 uomini (Sergio Atzeni, Puccio Carta, Costantino Nivola, Emilio Lussu, il dottor Alessandro Ricchi) e 23 donne (Maria Carta, Michela Murgia, Eva Mameli Calvino, la dottoressa Roberta Zedda) che hanno portato lustro alla Sardegna, ma anche donne che hanno subito la violenza maschile come Gisella Orrù e Manuela Murgia", spiega Lepori, autore del romanzo Cagliari Narcos. "Nel progetto vorrei ricordare anche le vittime della criminalità sarda (un muro del ricordo con 350 nominativi per adesso, ci sono tante donne quelle mai tornate dai sequestri come Vanna Licheri e Gina Manconi, donne uccise dalla criminalità sarda come Rosanna Fiori e Maddalena Soro, bambine uccise nelle faide come Maria Teresa Monni e Assunta Nieddu, e donne vittime di femminicidio come ad esempio Dina Dore e Speranza Pontis)".
La petizione è stata accompagnata da un progetto che punta a eliminare le barriere architettoniche, creare opportunità per le associazioni locali e valorizzare il quartiere, anche con iniziative come eventi culturali e festival. La piantumazione di alberi, siepi anti-smog e la riduzione del cemento sono alcune delle soluzioni proposte per mitigare l’inquinamento e migliorare l’ambiente urbano."A breve un team multidisciplinare interverrà sul progetto per potenziarlo", chiude Lepori. "Tecnici che vogliono dare il loro contributo professionale a costo zero per le casse del Comune e per la cittadinanza. Riqualificare un'area urbana abbandonata e tutelare un bene pubblico (attualmente si tratta di un vuoto urbano), questi sono gli obiettivi".