CAGLIARI. "Situazione critica per il sovraffollamento, abnorme carico di lavoro e assenza di posti letto". L'allarme stavolta non arriva dai sindacati o dai medici, ma dalla stessa azienda ospedaliera Arnas Brotzu, che invia all'assessorato alla Sanità una "richiesta di intervento improcrastinabile".
"Con la presente si vuole, ancora una volta portare alla vostra attenzione la grave situazione in cui versa l’Arnas G. Brotzu: l’Azienda continua a gestire, in totale solitudine, i rischiosi riflessi della cronica carenza di un’assistenza inadeguata nel territorio", si legge nella lettera inviata all'assessore Armando Bartolazzi. "Una condizione nota a tutti, che quotidianamente si riverbera sull’Arnas costretta a far fronte a un abnorme carico di lavoro, nettamente sproporzionato rispetto al personale medico ed infermieristico che vi presta servizio, cui si aggiunge l’assenza di posti letto nonché di letti fisici, anche in questo caso non congrui rispetto al costante aumento dei flussi di pazienti che chiedono assistenza al San Michele".
La criticità, evidentemente, mette a rischio anche la qualità dell’assistenza e accresce l’esposizione ai rischi medico-legali a carico del personale sanitario, costretto ad assicurare le cure in condizioni di lavoro sempre più precarie.
Oggi anche il sindacato Usb Sanità ha inviato una lettera al Prefetto di Cagliari dopo il tragico incidente stradale in cui è morta un'infermiera del Brotzu (QUI LA NOTIZIA).
"Abbiamo più volte sollecitato codesto assessorato affinché istituisca tavoli tecnici tematici al fine di affrontare, in modo coordinato e sistematico, la realtà sanitaria isolana. Si ritiene che un dialogo tra tutti gli attori coinvolti sia fondamentale per trovare soluzioni efficaci e tempestive. È proprio il mancato coinvolgimento delle Aziende Sanitarie territoriali nella ricerca di un percorso condiviso, ad aver contribuito a rendere non più sostenibile la situazione dell’ARNAS. Si fa altresì presente che i nostri professionisti, di tutte le branche specialistiche, si sono resi da tempo disponibili a prestare la loro attività all’esterno (nonostante le criticità presenti nei nostri reparti), attraverso le convenzioni stipulate con le Aziende Sanitarie, anche quelle più lontane come Lanusei e Nuoro. Ma le criticità sono ormai tali che siamo costretti, nostro malgrado, a valutare seriamente la decisione di sospendere le attività dei medici dell’ARNAS presso le Aziende del territorio, al fine di alleggerire il carico di lavoro dei professionisti del San Michele. Si tratta di una scelta obbligata, che saremo costretti ad attuare se non saranno assunte decisioni tempestive", scrivono i vertici del Brotzu.
La richiesta è quella di un "intervento affinché sia avviata l’ormai indispensabile collaborazione tra le aziende, ad ognuna delle quali con le proprie le risorse, poche o molte che siano, al fine di alleviare il peso non più sostenibile che grava sull’Arnas, così da favorire un’equa redistribuzione delle prestazioni e, soprattutto, al fine di garantire una migliore assistenza ai pazienti".