QUARTU. “Il sindaco di Quartu Graziano Milia e l’amministrazione hanno sponsorizzato, nella loro azione di politica ambientalista, iniziative di murales e raccolta rifiuti nel litorale ma nulla hanno da obiettare su quanto accade all’ambiente e al territorio per la costruzione del Tyrrhenian link”. Sono le parole dell’avvocato Giulia Lai del comitato No Tyrrhenian Link in merito ai lavori subacquei di bonifica dalle bombe e per attività di indagini geofisiche lungo il Golfo di Cagliari per il collegamento sottomarino tra Sardegna e Sicilia. Lavori che avranno una durata di 5 mesi, da gennaio a giugno, e che interessano il litorale da Terra Mala fino all’inizio del Poetto di Quartu. In questo lasso di tempo, secondo l’ordinanza emessa dalla guardia costiera di Cagliari, sarà vietato avvicinarsi alle imbarcazioni impegnate nei lavori.
“Verranno estratti circa 9.600 metri cubi di posidonia oceanica, pianta acquatica che tra l’altro contribuisce notevolmente all’assorbimento della CO2, in uno specchio di mare che da altre parti del mondo verrebbe trattato come un paradiso terrestre”, spiega Lai.
“Non è una novità per noi del comitato di Quartu, però ogni volta che leggo queste notizie, rendendomi conto che i lavori proseguono, mi piange il cuore e mi rendo conto che siamo solo delle piccole nullità davanti agli interessi delle grandi multinazionali”, conclude Lai.