CAGLIARI. La Procura di Cagliari ha iscritto nel registro degli indagati il neoparlamentare di Forza Italia Ugo Cappellacci con l'accusa di corruzione. Coinvolta anche l'ex assessore all'Industria e consigliera regionale di FI Alessandra Zedda (peculato), con l'ex presidente della Sfirs Antonio Tilocca. Secondo il pm Emanuele Secci - scrive L'Unione Sarda in edicola oggi - l'ex governatore, con il suo ruolo, avrebbe fatto delle pressioni per far arrivare dei finanziamenti a una società priva dei requisiti, ricevendo in cambio una presunta tangente da 80 mila euro.
Cappellacci, appresa la notizia, la bolla come una "bufala, anzi: un'infamia colossale. Nomi, numeri, vicende che non conosco ne ho mai conosciuto. Mi si dice che avrei fatto pressioni su assessori e funzionari: totalmente falso. Mi si dice che avrei ottenuto in cambio un tornaconto economico con complesse articolazioni societarie:totalmente falso. Tutto totalmente privo di fondamento, in radice. La tangente di cui avrei beneficiato non esiste e non è mai esistita. Le persone che avrebbero messo in piedi questi artifici non le conosco e ne le ho mai conosciute. Sono estraneo a tutte le vicende descritte. Vengo chiamato in causa per aver comprato, alcuni anni dopo la cessazione dalla carica di presidente, quote societarie di una società da un collega. Quote societarie regolarmente pagate. Tutto questo per un vantaggio, inesistente, di 80.000 euro. Vergognoso solo pensarlo".
Stando a quanto riporta il giornale oggi in edicola nell'inchiesta sono coinvolti, oltre a Cappellacci e alla Zedda, anche Piero Sanna Randaccio e Antonio Graziano Tilocca (colleghi di studio del neo deputato), Flavio Mallus, amministratore della “Fm Fabbricazioni metalliche”, Roberto Bonanni, manager e amministratore della società d'investimento“ Zernike Meta Venture capital spa”, Fabio Sanna e Carlo Alberto Zualdi, amministratore delegato e liquidatore della “Fm”. Secondo la ricostruzione l'uso di parte - 750 mila euro - di un fondo regionale gestito dalla Zernike sarebbe stato pilotato in favore della Fm di Uta che però tutti sapevano essere già decotta. Un favore al titolare Mallus - al quale avrebbe partecipato la Zedda in qualità di assessore - che, sempre secondo la ricostruzione inquirente, avrebbe restituito il favore a Cappellacci con una tangente di 80 mila euro travestita da prestito soci in un'altra compagine.
Alessandra Zedda ha già chiarito che da assessore non gestiva pagamenti quindi, dice, è impossibile che venga tirata in ballo. Cappellacci - la notizia è stata pubblicata all'indomani della sua elezione - affida a Facebook il suo sfogo: "Nella mia carica di presidente ho rinunciato ad indennità dovutemi per legge per importi ben superiori, quasi pari al doppio. Qualcuno deve spiegarmi: rinuncio ad indennità consistenti dovutemi per legge per poi rubare con assurdi e fantasiosi artifici poco più della metà di quelle somme?? Follia pura solo pensarlo.... ma in questi anni purtroppo di follie ne ho subite e vissute molte, troppe. Questo è un paese profondamente malato e quello stato che dovrebbe difendere ogni cittadino onesto in realtà è capace di diventare il suo aguzzino per ragioni a me sconosciute. O forse no, forse le ragioni sono molto chiare.... ancora una volta verrò sottoposto ad una ingiustizia immane; io, la mia famiglia, le persone care, una sofferenza che non auguro a nessuno, troppo grande..... ma voglio che tutti sappiano che non fermeranno la mia azione, per fermarmi dovrebbero usare le armi e sopprimermi fisicamente. Non basterà infangarmi con accuse infamanti e false. Non mi fermeranno in alcun modo perché io rispondo solo alla mia coscienza, perché lo devo ai miei figli che continuerò a guardare negli occhi con fierezza ed orgoglio, a testa alta. Perché lo devo a tutte le persone che credono in me e si affidano alla buona politica per cambiare questo mondo. Perché rispondo solo davanti al buon Dio, quello stesso Dio al cui giudizio prima o poi dovranno sottoporsi tutti coloro che perseguitano e tentano di infangare me e la mia famiglia. Ed alla mia famiglia, che mi da la forza di combattere, e che condivide questa sofferenza dico grazie. Grazie Cristina, Peppe, Chiara e Margherita .... grazie e forza".