CAGLIARI . “Oggi l’autorità portuale di Cagliari ha tentato, imbrogliando le carte, di demolire la nave Gennaro Cantiello, che in passato trasportò i giudici Falcone e Borsellino al carcere dell’Asinara”. Così scrive in un post sui social Salvatore Pergola proprietario della motonave che acquistò nel 2004, dopo che questa mattina sono iniziate le operazioni di rimozione della Gennaro Cantiello, ormai parzialmente affondata da anni al molo di Su Siccu a Cagliari.
Durante la messa in sicurezza della zona, in mattinata, si sarebbe presentato anche il proprietario che sarebbe stato abbastanza contrariato.
“Le istituzioni dovrebbero tenere alto il nome dei due magistrati che hanno dato la vita per salvaguardare le nostre” – spiega Pergola – “Sto combattendo con l’autorità portuale di Cagliari dal 2016, quando nella nave si formò un foro”.
“Nonostante la riparazione, decisero già di non farmi più salire a bordo della nave per tenerla in ordine”, continua.
“A luglio 2023 una ditta, senza autorizzazione, si sono presentati, armati di palanchini, al molo di Su Siccu, dove si trova la nave” – spiega – “La sera la nave cominciò ad affondare e nel frattempo gli uomini dell’autorità portuale iniziavano a togliere la passerella per impedirmi di azionare le pompe di sentina per rimuovere l’acqua”.
“Morale della favola l'autorità di sistema portuale ha dato l'affidamento della demolizione alla stessa ditta denunciata da me per affondamento doloso creando così un conflitto di interesse che non può esistere”, scrive Salvatore Pergola.
“Spero che le istituzioni intervengano e vengano puniti i responsabili. La nave è un bene di tutti”, conclude.