QUARTU. Nel vicolo di via Sant'Antonio a Quartu, i residenti non hanno la possibilità di ricevere i cassonetti condominiali a causa dello spazio insufficiente. Tuttavia, viene richiesto di ripristinare almeno il vecchio sistema dei cassonetti mobili.
A lanciare la denuncia è Angela Podda, una residente della zona, che già in precedenza aveva mostrato a mezzo social i ricorrenti accumuli di immondizia presenti nel quartiere.
In un'intervista telefonica, Podda spiega: “Sono 200 le famiglie che hanno ciascuna il proprio bidone, ma a volte, se vengono raccolti due tipi di rifiuti insieme, possono diventare 400 mastelli fuori in strada, creando enorme caos. Questo porta all'arrivo di topi, vermi e, a volte, alcune persone incivili, che vedendo l'immondizia accumulata, buttano anche i loro sacchi”.
Poi aggiunge: “E' impossibile camminare tra le buste, e la situazione diventa ancora più difficile per chi è disabile o per chi ha bambini piccoli con le carrozzine.”
Quello che chiede Angela Podda è che “questo sistema deve essere fermato. Chiediamo di avere di nuovo i cassonetti mobili dalle 7 alle 10, come in passato, che rendevano la via pulita e ordinata. In alternativa, si potrebbe creare un gabbiotto dove i rifiuti vengono raccolti a cui possono accedere esclusivamente i condomini.”
Inoltre, segnala un altro episodio grave: “Qualche mese fa, abbiamo subito un incendio che ha distrutto delle auto parcheggiate accanto al muretto del marciapiede.”
Podda racconta anche di essersi ritrovata i cassonetti imbrattati da un incivile: “Ho dovuto pulirli dallo sputo da sola,” aggiunge.
“Spero che la situazione cambi. Sono consapevole di star combattendo questa battaglia praticamente da sola, ma è davvero diventato insostenibile,” conclude Podda. “Mi vergogno di ospitare persone, perché molte si spaventano della sporcizia e mi chiedono: 'Ma dove vivi?'”