CAGLIARI. “Sono delle complicanze che, seppur drammatiche, possono capitare e a cui il paziente deve essere preparato e informato”. A parlare è il medico chirurgo estetico Andrea Corona, della clinica Jumeaux di Cagliari, in riferimento alla morte di Margaret Spada, la ventiduenne di origini siciliane deceduta per un intervento di rinoplastica a Roma. Sono ancora in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine, ma al momento sono due i medici indagati per omicidio colposo. “Com’è possibile che accada un episodio di questo tipo al giorno d’oggi? È un’incognita. Quello che so è che l’intervento chirurgico in sé non era ancora avvenuto ma che la paziente sia morta al momento dell’induzione anestesiologica – spiega Corona – Si parla di consensi informati non ritrovati e non compilati”.
Ma quali potrebbero essere le cause che hanno portato al decesso della ventiduenne? “Quando si parla di complicanze vuol dire parlare di quegli eventi avversi che non sono previsti in una fase di analisi preoperatorie. Sono quelle circostanze che tutti quanti devono tenere in considerazione, soprattutto i pazienti, quando si affacciano a qualunque tipo di operazione chirurgica”, fa sapere Corona.
Informarsi, quindi, e affidarsi esclusivamente a dei professionisti. Questi i consigli del chirurgo estetico Corona che lancia un appello a tutte quelle persone che decidono di sottoporsi a interventi di questo genere. “È chiaro che bisogna rivolgersi a professionisti del settore e valutare sempre da chi è composta l’equipe. Ma questo a volte può non bastare perché le complicanze sono dietro l’angolo, ecco che è importante la struttura dove vengono effettuati questo tipo di trattamenti che deve essere attrezzata proprio per gestire eventuali complicanze di questo genere”, spiega il chirurgo estetico.
“Voglio puntualizzare che queste complicanze si possono verificare per qualsiasi tipo di intervento", aggiunge Corona. E a chi è dubbioso però sull'esigenza degli interventi estetici risponde: "Con un intervento di chirurgia estetica si sta salvaguardando la salute mentale del paziente, perché interventi di questo tipo possono migliorare la vita di una persona”.