CAGLIARI. Cagliari è tra le città metropolitane italiane con "profili di benessere migliori" e che si distingue per "l'ampia disponibilità di medici specialisti e di posti letto ospedalieri".Tra il 2022 e il 2023. Questo è quanto emerge dal report Bes dei territori dell'Istat, pubblicato oggi. Anche se la quotidianità della sanità di oggi in Sardegna racconta una realtà ben diversa, fatta di reparti spesso sovraffollati e in difficoltà.
L'analisi riguarda i profili di benessere delle 14 città metropolitane, basati su misure statistiche a livello provinciale. Secondo il dossier la "quota di vantaggi" della città metropolitana di Cagliari è "superiore a quella di Roma, con una distribuzione degli indicatori orientata verso valori positivi e la presenza di situazioni particolarmente favorevoli, come l’elevata partecipazione scolastica dei bambini di 4-5 anni".
Qualità dei servizi. Cagliari si distingue - si legge nel documento Istat - per la elevata disponibilità di posti letto negli ospedali (51,8 per 10 mila abitanti), quasi 20 punti in più della media nazionale e circa il doppio del minimo di Reggio di Calabria (23,7) e di Napoli (27,1). Il capoluogo sardo ha inoltre invertito la sua posizione passando da una mortalità superiore alla media italiana nel 2019, a una posizione di relativo vantaggio nel 2021.
Istruzione. Cagliari è tra le città in cui ci sono livelli più elevati di partecipazione al sistema scolastico dei bambini di 4-5 anni, e si differenzia positivamente dalle altre città metropolitane del Mezzogiorno anche per altri indicatori del dominio, in particolare per quanto riguarda la partecipazione alle attività formative della popolazione adulta, con la quota più elevata tra le città metropolitane d’Italia (24,5 per cento). La crescita della quota di persone di 25-64 anni con almeno il diploma registrata a livello nazionale vede il forte contributo, nell’ordine, di Reggio di Calabria, Cagliari, Venezia, Roma e Milano.
A Cagliari si registrano però valori particolarmente elevati nel tasso di pluri-ripetenze (7,7 per cento contro una media del 3,3 per cento) e di bocciatura nelle scuole secondarie (12,0 per cento contro una media del 7,1 per cento). D’altro canto vale la pena sottolineare che, dal lato delle risorse, la città metropolitana di Cagliari è l’unica in cui tutti i bambini e ragazzi tra 0 e 19 anni vivono in un comune in cui è presente sia una biblioteca sia un museo che offrono spazi e attività specificamente rivolti a loro.
Livello di soddisfazione della propria vita. La percentuale di uomini molto soddisfatti per la propria vita, secondo l'Istat, è generalmente maggiore rispetto alle donne, sia nei capoluoghi che nelle città metropolitane. Le differenze più ampie a svantaggio delle donne si rilevano nei capoluoghi di Cagliari, Milano e Roma (tra i 3 e i 4 punti percentuali)La differenza più marcata tra il comune capoluogo e la rispettiva città metropolitana si registra a Cagliari, dove lo scarto in punti percentuali tra uomini e donne rilevato per il comune capoluogo (4 punti percentuali circa) si dimezza considerando la città metropolitana nel complesso (2 punti).
Benessere economico. Tra le città metropolitane del Mezzogiorno Cagliari emerge per i risultati relativamente migliori, con le retribuzioni medie annue dei lavoratori dipendenti più elevate (18.397 euro; 4.410 euro in meno della media nazionale), un reddito lordo pro-capite e un importo medio annuo delle pensioni non distanti da quelli di Venezia (21.789 e 21.631 euro rispettivamente) incidenze di pensionati con pensioni lorde che non raggiungono i 500 euro mensili e di nuove sofferenze bancarie (10,5 per cento, 0,6 per cento) maggiori della media nazionale e analoghe a quelle di Roma.