VALENCIA. "Tre sardi, con rispettive famiglie, colpiti dall'alluvione di Valencia, è difficilissimo raggiungerli". Così il presidente dell'associazione Shardana - Circolo dei sardi a Valencia, dopo la tragedia che ha colpito la Spagna. Questo l'ultimo aggiornamento, mentre continua a salire purtroppo il bilancio dei morti, ora a 217.
"Per chi ha intenzione di inviare aiuti ai sardi a Valencia", spiega l'associazione, "vi avviso subito che è difficilissimo raggiungerli e non ci hanno fatto sapere il loro indirizzo. I paesini dove vivono sono raggiungibili solo a piedi e ogni giorno le autorità diminuiscono sempre più l'accesso ai volontari. Gli aiuti possono essere lasciati al punto di raccolta del campo del Valencia Calcio conosciuto con il nome di Mestalla. Ad oggi a queste persone non manca il cibo (abbondante e ben distribuito dai volontari) anche se non si esclude che tra poche settimane, se dovesse diminuire l'ondata di generosità, magari gli alimenti serviranno. Per adesso quello che serve di più sono scope, vanghe, prodotti di pulizia e igene, varechina, guanti e mascherine".
Sono più di mille i dispersi. E nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Bonaire, dove si temeva che fossero sepolti in centinaia, arrivano prime rassicuranti notizie: stando a quanto trapela infatti sono stati identificati 20 veicoli, senza che sia stata rilevata la presenza di vittime, ha detto a Tve il sindaco di Aldaia, Gullermo Lujan. Il parcheggio sarebbe stato alla minima occupazione.