CAGLIARI. "Sono innocente, incontriamoci". Questo sarebbe stato l'estremo sunto del messaggio fatto recapitare da Igor Sollai, in carcere accusato di omicidio e occultamento di cadavere della moglie Francesca, al fratello di lei, Andrea Deidda (QUI LA NOTIZIA). Ecco, questo messaggio non sarebbe mai stato scritto. La lettera c'è, ma il contenuto rimane oscuro. A spiegarlo è l'avvocato di Deidda, Gianfranco Piscitelli.
"Sto leggendo titoli ed articoli stampa che si susseguono minuto dopo minuto sul caso della povera Francesca Deidda", scrive Piscitelli sui social. E sulla frase incriminata tuona "E' falsa, smentisco fermamente che Igor Sollai abbia mai scritto queste parole ad Andrea Deidda. Giornalisti non si facciano trascinare in questi tam tam da notizia esclusiva, screditandosi".
Contattato da Youtg, Piscitelli aggiunge che la lettera effettivamente esisterebbe, ma che Andrea Deidda non sia in questo momento raggiungibile. Per questo la lettera sarà vista dal legale solo il prossimo lunedì. "Di certo quella frase è inventata", ha chiuso.
L'ultimo aggiornamento sulla vicenda risale ad alcune settimane fa, quando si erano svolti alcuni esami irripetibili sul cadavere di Francesca Deidda.