QUARTU. Turni scoperti, personale ridotto all’osso e obbligo di portare un’arma in casa: scatta lo stato di agitazione tra gli agenti della polizia locale a Quartu.
Nel dettaglio, l’obbligo imposto ai lavoratori - scattato il 20 maggio scorso - impone loro di sottoscrivere una formale richiesta di porto d’armi “per difesa personale”. Inoltre all’interno della sede della municipale non ci sarebbe un’armeria quindi gli agenti sarebbero costretti a portare con loro le armi nelle proprie case.
E secondo quanto fa sapere Susanna Curreli della Cgil, per gli agenti che rifiutano l’obbligo di avere un’arma scatterebbe la sanzione e nel peggiore dei casi ci sarebbe anche un declassamento.
Infatti, alcuni agenti, in servizio ormai da tempo, sarebbero stati costretti a svolgere altre mansioni d’ufficio.
La Rsu e i sindacati Cgil, Vil, Csa/Cisal e Cse/Sulpl hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale della Polizia locale e hanno inviato una lettera - con le loro ragioni - al prefetto, al sindaco, al direttore generale, al datore di lavoro, al dirigente della Polizia locale e agli operatori della Polizia locale.
Ma i problemi non finiscono qui. Come spiega Manuele, della polizia locale di Quartu vista la scarsa presenza di personale alcuni turni rimango scoperti.