CAGLIARI. Fischietto in bocca e bandiere che sventolano: sono più di mille i manifestanti arrivati stamattina a Cagliari, da diverse parti della Sardegna, per chiedere di fermare i progetti di impianti eolici e fotovoltaici che stanno invadendo la Sardegna. Partiti dalle scalinate della chiesa di Bonaria, sono arrivati fino al palazzo del Consiglio regionale. "Oggi abbiamo una grande manifestazione qui a Cagliari, la speranza è quella di far arrivare un messaggio forte e chiaro alla giunta regionale”, fa sapere il sindaco di Villanovaforru Massimo Onnis, “Senza atti forti da parte della politica credo sia impossibile mandare via chi sta occupando la nostra terra”. Secondo Marco Pau del comitato Su Entu Nostru ci sarebbero almeno 37 nuovi progetti che sfuggono al controllo della Regione, 4 di eolico e i restanti di impianti fotovoltaici. Sembra, però, essere ancora sconosciuta la dimensione e l’unificazione di questi nuovi impianti. Attualmente, in totale, sarebbero circa 800 i progetti presenti nell’Isola. “A molti non piacciono le parole resistenza e colonizzazione, ma è così, siamo nel pieno di una colonizzazione”, dice Marco Pau.
E sulla legge Pratobello, i manifestanti ribadiscono l’importanza di aderire alla causa per mettere una parola fine alla speculazione: “ Firmare è importante per aumentare la consapevolezza dei sardi rispetto a questa invasione. Non riguarda più soltanto i comitati, è diventata una battaglia del popolo”.