CAGLIARI. “Facciamo chiarezza smentendo chi cerca di costruire narrazioni distorte". così scrive Emanuele Cani, assessore regionale all’Industria con una nota ufficiale. Il tema è quello più caldo dell'estate sarda: la speculazione energetica e l'assalto eolico (e fotovoltaico) sul territorio regionale.L'assessore, nel pieno di quello che si può chiamare un movimento "anti speculativo", prova a fare chiarezza su quali siano i limiti della tanto discussa "moratoria", poi impugnata dal governo centrale lo scorso 7 agosto.
"La legge numero 5, approvata dal consiglio regionale della Sardegna blocca la realizzazione di tutti gli impianti che non hanno iniziato i lavori", spiega l'assessore. "Qualsiasi progetto presentato concernente gli impianti eolici e fotovoltaici, in qualsiasi fase procedimentale essi si trovino, anche in presenza di un’autorizzazione già rilasciata, non potrà trovare effettiva realizzazione". Eppure c'è un'eccezione che impedisce alla legge di bloccare le operazioni: S tratta "dei progetti che alla data del 3 luglio hanno avviato 'effettivamente” i lavori'. Se ci sono cantieri in corso sono solo legati ad autorizzazioni rilasciate dai nostri predecessori".
A questo punto l'assessore Cani scocca la freccia della polemica: "A questo punto poniamo noi un quesito: qual è l'obiettivo di chi dice, non volendolo ammettere, che tutti i progetti sono bloccati? E di chi invece continua a dire che la legge non serve a nulla? Quali interessi portano coloro che continuano a negare l'evidenza? E perché se non serve a nulla la nostra legge il governo ha deciso di impugnarla chiedendo la sospensione immediata? Il lavoro della giunta non si ferma e continueremo a smentire ogni singola bugia che viene raccontata o scritta”.