CAGLIARI. Come abbiamo visto nell’ampio approfondimento del meteo weekend l’Europa si prepara a vivere una fase invernale estremamente rigida, figlia del potente e rapidissimo riscaldamento che ha interessato la stratosfera polare a inizio mese e che ora si è propagato fino al suolo dove campeggia da giorni una “mite” struttura di alta pressione polare che spinto i termometri addirittura sopra gli 0°C. Il nocciolo gelido ha già raggiunto l’Europa orientale e in nottata farà il suo ingresso sull’Italia settentrionale dalla porta della Bora per poi dilagare a inizio settimana su tutte le regioni centrali lambendo poi quelle meridionali. L’immagine prodotta dal centro di calcolo europeo ecmwf mostra l’incredibile estensione che avrà la colata gelida nella giornata di martedì 27 con l’isoterma dei -10°C a 1500 metri addirittura in Atlantico, poco oltre il Golfo di Biscaglia.
Pur trovandosi sostanzialmente ai margini della colata fredda martedì la Sardegna (QUI LA NOTIZIA DELL'ALLERTA) sperimenterà una delle giornate più fredde degli ultimi anni, specialmente nei settori settentrionali ed orientali che, come possiamo vedere dall’immagine di maggior dettaglio prodotta sempre dal centro europeo, saranno raggiunti dall’isoterma dei -5°C a 1500 metri con possibili picchi fino a -8°C sulle coste galluresi. Valori più alti e fino a -1°C/-2°C sulle coste sulcitane.
Le precipitazioni, che eventualmente dipenderanno dalla formazione di minimi di bassa pressione attorno all’isola o semplicemente dall’innesco di instabilità in ingresso dal Tirreno per via dei forti contrasti di temperatura tra le alte quote troposferiche e la superficie marina, risulteranno nevose nelle aree indicate in cartina con possibili sconfinamenti della dama bianca fino alle aree pianeggianti della Gallura, Baronia, Barbagia di Nuoro e Ogliastra settentrionale. Zero termico che invece sulla Sardegna meridionale oscillerà attorno ai 600 metri con fiocchi che potrebbero cadere fino ai 400 metri. Si tratta di una prima stima modellistiche e pertanto suscettibile di aggiustamenti nel corso delle prossime ore (quando i modelli contempleranno come dato di input anche l’ingresso dell’aria fredda sul Mediterraneo) perché qualora le precipitazioni dovessero innescarsi in maniera organizzata per via di aree depressionarie i fenomeni nevosi potrebbero regalare locali sorprese. Qualora dovesse prevalere instabilità locale, allora i fenomeni saranno concentrati soprattutto sui settori orientali.
Toccata e fuga del freddo e della neve. Già dalla tarda mattinata di mercoledì la Sardegna risentirà degli effetti della perturbazione atlantica al largo della penisola iberica che calamiterà verso l’aperto oceano l’aria fredda artica e spingerà verso il Mediterraneo aria più mite di estrazione sub tropicale con temperature a 1500 metri che potrebbero in pochissime ore balzare oltre i 10°C con un conseguente rapido disgelo. Seguite gli aggiornamenti.