CAGLIARI. Pronto soccorso al collasso e ospedali in difficoltà per il sovraffollamento estivo, ma anche liste di attesa interminabili e carenza di medici. Queste le principali criticità del sistema sanitario in Sardegna, diventato in queste settimane una delle priorità più pressanti per la Giunta Todde. L'ultimo episodio, in ordine di tempo, il blackout programmato avvenuto ieri del più importante presidio sanitario dell'Isola, l'ospedale Brotzu, che solo in queste ore sembra essersi ripreso dopo diversi giorni di difficoltà. Saranno necessarie, quindi, azioni incisive e soprattutto immediate: questa la constatazione unanime di maggioranza e opposizione. Da Francesco Agus, consigliere dei Progressisti, arriva l'invito alla Giunta di sfruttare subito l'imminente assestamento di bilancio per stanziare risorse immediatamente spendibili e quindi poter agire in modo rapido, visti i dati allarmanti che arrivano dai presidi ospedalieri. E un cambio di passo potrebbe arrivare proprio dalle riunioni di Giunta delle prossime ore.
L'obiettivo, ribadito più volte dalla presidente Todde, "non è una riforma, bensì attuare una riorganizzazione", con provvedimenti che potrebbero spingersi fino al commissariamento delle aziende sanitarie. Nel frattempo, l'assessore Bartolazzi ha avviato in queste ore un tavolo tecnico permanente di coordinamento tra le strutture sanitarie regionali, per creare una rete di supporto nelle situazioni emergenziali, come quella recente del Brotzu. "La questione della salute resta la più urgente e vitale" secondo la maggioranza, con la Giunta Todde che intanto ha fissato un nuovo incontro previsto domani per cercare di affrontare e risolvere i nodi principali e attrezzarsi per fornire risposte adeguate, mettendo la salute dei cittadini al centro delle proprie azioni.