CAGLIARI. La scorsa notte la Polizia ha arrestato due giovani, di cui uno minorenne, originari della Campania, con l'accusa di estorsione ai danni di anziani. I due utilizzavano la tecnica del "finto carabiniere" per truffare le vittime. L'indagine è partita grazie alla segnalazione del personale addetto alla sicurezza del porto di Cagliari. Ieri pomeriggio, una persona è risultata positiva al controllo con il metal detector, insospettendo gli addetti che hanno subito avvisato la Polizia.
I poliziotti hanno perquisito il giovane, trovandogli addosso numerosi monili in oro e 7500 euro in contanti. Subito hanno sospettato che questi beni fossero di provenienza illecita. Tramite la collaborazione con altri uffici investigativi, hanno scoperto che proprio quella mattina a Nuoro erano stati commessi due episodi di estorsione con la stessa tecnica.
Le vittime, tutte anziane, ricevevano una telefonata da una persona che si spacciava per carabiniere o commissario di polizia. Questa raccontava che un loro parente aveva causato un grave incidente stradale e, per evitare il carcere, chiedeva soldi e gioielli. In preda al panico e sotto pressione psicologica, le vittime hanno ceduto i loro beni al malvivente. Un complice si presentava poi a casa delle vittime per ritirare il denaro e i gioielli. Mentre uno dei truffatori è stato fermato al porto, l'altro giovane era già salito su una nave in partenza per Napoli con la sua auto imbarcata. Grazie alla collaborazione del comandante della nave e del personale di bordo, il secondo giovane è stato rintracciato e bloccato prima della partenza.
I due sono stati portati in Questura per ulteriori indagini, che comprendono il riconoscimento da parte delle vittime, l'analisi dei testimoni e la visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Con prove sufficienti a carico dei due, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria.