CAGLIARI. Il Sud Sardegna è tra le province italiane in cui i giovani vivono peggio. A dirlo è l'ultimo report del Sole 24 Ore sulla qualità della vita dei giovani tra i 18 e i 25 anni. A trionfare è Gorizia, seguita da Ravenna e Forlì-Cesena. Le province sarde si trovano tutte oltre il 40esimo posto in classifica, ma la maglia nera è proprio il Sud Sardegna con la sua 107esima posizione.
L’indice della Qualità della vita dei giovani è composto da 12 indicatori, tra cui: residenti giovani, età media al parto, matrimoni celebrati ogni mille abitanti, imprenditorialità giovanile, laureati, bar e discoteche, concerti, amministratori under 40. Per ciascun indicatore, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0). L’indice sintetico finale è dato dal punteggio medio riportato nei 12 indicatori di riferimento, ciascuno pesato in modo uguale all’altro.
Dalla serie emergono, inoltre, "una serie di tendenze che raccontano il Paese", si legge nel report. Paese che sembra riuscire sempre meno a prendersi cura dei residenti più piccoli: il numero dei pediatri è in calo, con i professionisti attivi che sono scesi da 17.257 nel 2023 a 16.806 nel 2024, toccando una quota inferiore anche a quella del 2022; sostanzialmente stabili nel 2023, la competenza numerica (+1,5% sul 2022) o alfabetica (+0,2%) non adeguata, e sono in aumento i delitti a danno di minori, con un +0,8% delle denunce nel 2022 sul 2021.