CAGLIARI. Gli anziani sono di nuovo presi di mira da abili truffatori che vogliono sottrargli il denaro: a lanciare l'allarme è l'arma dei carabinieri: i militari fanno sapere che sono diverse le segnalazioni nella zona del cagliaritano e la prima arma per fermare i malfattori è la conoscenza.
Il modus operandi è sempre lo stesso: dapprima viene studiata la vittima designata, vengono prese informazioni sui familiari per essere più credibili, si scopre il nome del figlio, si studia quale macchina guida, che lavoro fa, si prendono quelle informazioni che servono per essere credibili. Poi scatta la telefonata ai genitori anziani in cui l’interlocutore si finge un operatore delle forze dell’ordine e comunica che il figlio ha causato un brutto incidente e presto verrà arrestato se nessuno riuscirà a racimolare abbastanza soldi e preziosi per risarcire nell’immediato la vittima del finto incidente.
A quel punto, mentre ancora la telefonata è in corso, si presenta alla porta il complice: Un finto e ben vestito avvocato che rappresenterebbe gli interessi dell’inesistente vittima e, in nome di quel mandato si fa consegnare soldi e preziosi rassicurando la vittima che ogni cosa andrà per il meglio. Racimolato tutto il possibile i truffatori spariscono per passare alla nuova vittima. Uno stratagemma, questo, ormai in uso da anni, tanto che uno dei casi segnalati risale al 2018 (QUI LA NOTIZIA)
Come sottolineato dai carabinieri, nessun pubblico ufficiale chiederebbe mai soldi o preziosi ad un cittadino, né per risolvere un contenzioso, né per alcun altro motivo. A tal proposito l’Arma dei Carabinieri conduce un'opera di sensibilizzazione nelle chiese e centri di aggregazione. La prossima iniziativa si terrà il 24 maggio alle ore 16.30 nel centro socio educativo intergenerazionale di Piazza IV Novembre a Quartu Sant’Elena.