CAGLIARI. Traballa la stabilità del Campo largo in Sardegna, nell'unica regione dove finora ha garantito la vittoria contro il centrodestra alle elezioni. A minacciare l'alleanza c'è l'accordo tra Massimo Zedda e Azione, partito di Carlo Calenda che alle regionali si era schierato con Renato Soru, che ora comunica di aver raggiunto l’accordo per il sostegno alla candidatura del già sindaco di Cagliari ed esponente dei Progressisti alle elezioni comunali della città.
L'annuncio ha colto molti di sorpresa e ha ulteriormente agitato le acque. La scelta non piace alla presidente di regione Alessandra Todde e nemmeno ad alcuni esponenti del M5S, che avevano già sollevato le proprie preoccupazioni riguardo al rispetto della coerenza nel progetto iniziale delle elezioni regionali.
Lo stesso Consigliere pentastellato Michele Ciusa aveva addirittura avvertito che un'eventuale svolta verso figure come Matteo Renzi o Carlo Calenda avrebbe potuto compromettere l'unità della coalizione, minacciando la possibilità di un'uscita autonoma del Movimento 5 Stelle. Un mal di pancia condiviso anche con il Partito Democratico, poiché l'accordo Calenda/Zedda potrebbe non solo minare la stabilità della coalizione, ma anche generare dissenso interno.
Zedda, però, sembra intenzionato a consolidare ulteriormente la sua base, come già dichiarato durante l'annuncio della sua candidatura ufficiale.
Per salvare l'alleanza sarà necessaria una soluzione che riesca a conciliare gli accordi precedenti, che prevedevano un'apertura del Campo Largo solo a liste civiche (come chiesto dal movimento 5 stelle), con le nuove alleanze e aspirazioni di Massimo Zedda. La sfida sarà ora trovare un equilibrio che mantenga coesa la coalizione e che non comprometta la fiducia e la coerenza dei partiti in campo.