ASSEMINI. Stereotipi. Manipolazione. Patriarcato. La violenza sulle donne parte da qui. Ne è convita la psicologa forense Roberta Bruzzone che ha fatto tappa ad Assemini per presentare il suo libro “Favole da incubo”. Bruzzone ha analizzato anche il tentato omicidio avvenuto a Carbonia lo scorso 17 aprile e in particolare il profilo psicologico di Alessio Zonza, la guardia giurata di 53 anni, che ha causato l’incidente lungo la Statale 126, schiantandosi con l’auto contro quella di Amanda Gallus, 45 anni (QUI LA NOTIZIA).
"Questa è una dinamica che siamo abituati a conoscere", ha detto. "Un uomo che non accetta che una donna possa respingerlo, che ti trasforma in persecutore. Proprio perché evidentemente è qualcuno che aveva un'idea di sé talmente spropositata che riteneva impossibile che una donna potesse resistergli. E a quel punto diventa molto molesto. Lui vive questo come un'umiliazione pubblica che si trasforma in un rancore insanabile che poi lo porta a progettare questo omicidio", ha spiegato. "Voleva assassinarla esclusivamente per vendicarsi del fatto di essere stato smascherato, di essere visto da tutti per quello che era: un aggressore, un predatore".
Bruzzone affronta in modo ironico e pungente temi drammatici e delicati, riuscendo a far riflettere ma allo stesso tempo strappando un sorriso a chi la ascolta.
“Ci sono ancora donne convinte che se un uomo la controlla è perché la ama”, ha detto Bruzzone durante l’incontro, “Il manipolatore il grosso del lavoro ce l’ha già fatto. Voglio lavorare su questo. Voglio che capiate questo. Perché molte donne crescono con la convinzione che il loro ruolo sia quello di essere al loro servizio quindi la loro vita dovesse gravitare attorno a quella dell’uomo E qualunque sacrificio dovesse essere fatto per lui”.
Durante la presentazione ad Assemini ha parlato anche di aborto e delle affermazioni fatte in tv da Incoronata Boccia: “Sette uomini che ne parlano. Questo non è patriarcato? Si commenta già da solo”. “L’aborto è una scelta soggettiva e non è detto che sia per forza drammatica. E la decisione sta soltanto alla donna”.
Ha parlato anche della storia di Valentina Pitzalis: “È stata una delle vicende che più mi ha colpito”, ha detto, “Si è trovata a doversi difendere da accuse ignobili che l’hanno esposta a vessazioni, offese e quant’altro. L’hanno danneggiata molto”.