CAGLIARI. Il Consiglio regionale sardo, nella seduta di oggi, la seconda della XVII legislatura, ha eletto i componenti dell'Ufficio di presidenza. I vice presidenti sono Giuseppe Frau, Uniti per Alessandra Todde, con 35 voti, e Aldo Salaris, Riformatori, con 22 voti.
Eletti anche i questori: Antonio Solinas, Pd, con 47 voti, Giuseppe Dessena, Alleanza Verdi e Sinistra, con 28 voti, e Gianluigi Rubiu, Alleanza Sardegna-PLI, con 27 voti. L'Aula ha, infine, eletto come Segretario Emanuele Matta, M5S, con 26 voti.
In apertura di seduta il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, ha ricordato l'ex consigliera ed ex vice presidente del Consiglio regionale, Linetta Serri, mancata qualche giorno fa.
Il discorso di insediamento del presidente Piero Comandini è stato invece rimandato a una seduta successiva.
Il ricordo di Linetta Serri
“Colleghe, colleghi, è con profonda commozione che oggi ricordiamo Linetta Serri.
Vicepresidente del Consiglio regionale, presidente di commissione, Linetta Serri è ricordata anche per la sua presidenza all’Anci, per la sua instancabile attività di consigliera comunale e poi per il suo impegno da sindaca del suo amato paese.
Nasce ad Armungia il 26 dicembre del 1947. Si laurea in pedagogia con una tesi sperimentale sull’industrializzazione della zona agricola di Villacidro”.
Nelle due legislature qui in Consiglio regionale ricoprì incarichi di vertice: nella X legislatura fu eletta, seconda donna dopo Maria Rosa Cardia, Vicepresidente del Consiglio regionale. Solo quattro donne nella storia autonomistica della Sardegna hanno ricoperto finora questa carica. E sulla parità delle donne nelle istituzioni e nella società sarà chiamata anche quest’assemblea a lavorare nei prossimi anni.
Inoltre, sempre nella Decima legislatura, fu Vicepresidente della Commissione Autonomia e Sanità mentre nella Nona è stata Presidente della Commissione per i Diritti Civili e Segretario della Commissione Autonomia.
Nei 10 anni in cui fece parte del Consiglio regionale presentò 86 proposte di legge, 66 mozioni, 101 interpellanze e 132 interrogazioni.
Linetta Serri si è occupata principalmente di riforme istituzionali - materia della quale ci dovremo occupare anche noi - di tutela dei lavoratori, di industria e di ambiente. Ha condotto numerosi indagini come quella sul disadattamento e sulle devianze minorili e sulla condizione delle carceri sarde.
Come presidente della Seconda Commissione ha lavorato per la tutela delle lavoratrici e per l’ammissione delle donne ai concorsi pubblici per sottufficiali e guardia forestale e di vigilanza ambientale.
Ma Linetta Serri si occupò soprattutto anche dei diritti delle donne: fu prima firmataria della legge istitutiva della Commissione per le pari opportunità e, in occasione della bocciatura, avvenuta l’8 giugno 1988 a scrutinio segreto, della legge, affermò: “La bocciatura della legge in Aula è la manifestazione della volontà di tenere le donne fuori dall’istituzione regionale, che deve continuare ad essere territorio esclusivo del potere maschile”.
Possiamo dire oggi con assoluta certezza che Linetta Serri è stata un esempio come persona, come politico e come donna impegnata nelle Istituzioni.
La ricorderemo così: risoluta, impegnata nelle battaglie per il riconoscimento dei diritti dei più fragili, delle donne e per il bene della sua terra, la Sardegna che tanto amava”. L’Aula ha osservato un minuto di silenzio.
- Redazione
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