TEULADA. Scatta il sequestro di un ristorante in zona Capo Malfatano a Teulada. I carabinieri forestali del NIPAAF di Cagliari, dipendenti dal Centro Anticrimine Natura del capoluogo sardo, hanno scoperto che la struttura era priva di titolo autorizzativo che ne giustificasse la realizzazione, in un’area di grande pregio naturalistico davanti al mare. L’area risulta per legge sottoposta al vincolo paesaggistico.
L’irregolarità riscontrata dai carabinieri forestali quindi sarebbe legata alla mancanza del titolo edilizio che, di conseguenza fa venire meno la concessione demaniale in capo al titolare della cooperativa, per l’occupazione dell’area.
Tra le prescrizioni contenute nell’atto di concessione, inoltre, ci sarebbe l’obbligo, in capo al titolare, di smantellare la struttura annualmente al termine del periodo balneare e cioè entro il 31 ottobre 2022, poi posticipato dal decreto milleproroghe al 31 dicembre dello stesso anno. La presenza continuativa del ristorante in un’area di così elevato pregio naturalistico quindi pregiudicherebbe la stabilità ecologica dell’area tutelata che, privata di adeguati intervalli di “riposo” perderebbe la sua capacità di rinaturalizzazione impedendo al terreno e alle formazioni naturali del luogo di rigenerarsi con grave pregiudizio sull’ecosistema costiero e sul paesaggio.
Da qui è scaturito il sequestro della struttura ad opera degli stessi militari e la conseguente denuncia ai danni di un cittadino italiano residente nel cagliaritano in qualità di titolare della cooperativa, avente sede in Teulada, che gestiva l’attività.
Tanto si comunica nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo Stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio.