SESTU. Trenta tonnellate di pellet sono state sequestrate da un'attività commerciale a Sestu dai carabinieri forestali.
I militari hanno effettuato alcune indagini riscontrando delle possibili irregolarità.
Nello specifico, sulla base degli accertamenti finora svolti, il pellet esibito alla vendita presentava una certificazione Enplus che risulta scaduta e di conseguenza il pellet non potrebbe essere venduto.
I carabinieri hanno quindi sequestrato 2016 sacchi da 15 kg l’uno per un totale di 30 tonnellate, per l’ipotesi di frode in commercio.
Il materiale ceduto doveva essere distribuito e commerciato entro una determinata data mentre dai controlli effettuati è risultato che la distribuzione sarebbe avvenuta successivamente.
Un pellet per essere di buona qualità deve avere un alto potere calorifico, un contenuto di ceneri più basso possibile (il pellet della categoria migliore, l’A1 è del 0,7%) in quanto maggiore è la quantità di cenere, maggiore è lo sporco residuo rilasciato all’interno dell’impianto e di conseguenza con maggior frequenza deve essere effettuata la manutenzione dello stesso. Altro dato indice di qualità del pellet è il tasso di umidità, maggiore è l’umidità più basso sarà il potere calorifico (un buon pellet ha un contenuto di umidità dell’8% al massimo).