CAGLIARI. "Stanno provando in tutti i modi a imbavagliarci ma non arretreremo di un passo". Dura presa di posizione di CasaPound contro la mozione approvata ieri in Consiglio comunale che prevede una dichiarazione esplicita di riconoscimento nei valori antifascisti nei moduli di richiesta di utilizzo di spazi pubblici.
“Si tratta dell’ennesimo tentativo di mettere il bavaglio a CasaPound per impedire che gli elettori possano guardarci negli occhi ed ascoltare la nostra voce, le nostre idee, i nostri programmi - accusa Edoardo Lecis, candidato alla Camera nell'uninominale di Cagliari - dopo il puerile tentativo della settimana scorsa ridicolmente fallito, a Palazzo Bacaredda non si rassegnano e continuano a rosicare".
Il dibattito in consiglio comunale
“Invece che preoccuparsi di risolvere i problemi reali dei cagliaritani, di chi non ce la fa ad arrivare a fine mese, del disagio sociale che monta nei nostri quartieri, dell’emergenza abitativa, della sicurezza, della crisi economica, delle carenze strutturali e dei disservizi della pubblica amministrazione - prosegue Lecis - i nostri avversari politici continuano a guardare indietro ad oltre settant’anni fa”.
“L’ascesa del nostro movimento - conclude il candidato di CasaPound - sta facendo tremare le poltrone dei burocrati che ci governano. L’approvazione di questa mozione ne è la prova tangibile e ci sprona a continuare nella nostra battaglia con sempre maggiore determinazione. Contro qualsiasi restrizione della libertà d’espressione, a Cagliari CasaPound proseguirà serenamente ed incessantemente la sua campagna elettorale senza arretrare di un passo”.