
CAGLIARI. Tensione oggi pomeriggio a Cagliari, in via Is Mirrionis. Un gruppo quattro-cinque di militanti di CasaPound, partito di estrema destra che ha piazzato la sua base in via La Nurra, stava attaccando dei manifesti elettorali davanti al Bar Splendor, quando in zona sono arrivati alcuni antifascisti. Almeno una decina, secondo alcuni testimoni. Scaramucce a distanza, urla. Che hanno richiamato l'attenzione di altri esponenti neofascisti. Per lunghi minuti tra le fazioni sono volati insulti, sotto gli occhi di numerosi testimoni. Fino quando sul posto non sono arrivate le auto di polizia e carabinieri, che hanno riportato la normalità. In città il clima, da quando CasaPound ha aperto la sua sede, si sta facendo sempre più caldo.

Oggi gli organizzatori di Sa Domu, antifascisti, hanno diffuso un comunicato sull'imposizione al consorzio Camù che gestisce l'ExMa, da parte della Prefettura, di ospitare la presentazione delle liste di CasaPound. Eccolo, per intero.
Sono giorni bui in Sardegna, in Italia e nella nostra città. Avanguardie di nostalgici e affaristi, ammanicati con malavita organizzata e polizia, stanno allestendo un esercito di miserabili e figli di papà con il fascino ribellista per il sangue e con le teste intasate da un cocktail di violenza razzista, arti marziali e cocaina. Questo movimento si chiama Casapound e nella “democrazia” odierna, nonostante si rifaccia interamente ai valori del fascismo, nonostante sia protagonista degli episodi più bassi, infami e violenti della politica da quando è nata ad oggi, raccoglie il beneplacito a candidarsi alle elezioni, addirittura a parlare con l'appoggio indiscriminato di prefettura e questura, nonché di una schiera di democratici dal benaltrismo facile.
Neanche la legittima scelta del Consorzio Camù, che gestisce gli spazi dell'EXMA di Cagliari, di negare la sala ai fascisti, in quanto lontani dai loro valori culturali e istanze proposte, ha messo un freno a questo lavaggio “democratico” di Casapound. Il prefetto infatti ha imposto al consorzio di far fare la passerella elettorale a questi personaggi sabato mattina.
Vogliamo continuare a far finta di niente e blaterare frasi del tipo “il fascismo è morto”, “di cosa state parlando?”, “sono quattro gatti”, “è il passato”, “sì, ma la libertà di espressione?”, “antifascisti più fascisti dei fascisti” e bla bla bla, oppure preferiamo guardare in faccia un fenomeno tanto concreto quanto grottesco? Il fascismo avanza, nuovo, tirato a lucido, senza che nessuno alzi un dito, Casapound viene sdoganata in TV e ammessa alle elezioni, come fosse un qualunque gruppo politico.
“È vietata la riorganizzazione, SOTTO QUALSIASI FORMA, del disciolto partito fascista.”
Tutti i paladini della democrazia e tutti i liberali sfegatati dovrebbero, a questo punto, mettersi in testa una cosa: non è questione di rossi e neri, il fascismo non è nemico solo dei comunisti o degli anarchici, ma soprattutto di qualsiasi istituzione anche vagamente “democratica”. In regime fascista cessa qualsiasi tipo di libertà, in regime fascista prevale la legge del più forte, per il fascista SOLO il fascismo può esprimersi, ogni altra idea è fuorilegge, insomma, all’EXMA vi ci farebbero entrare solo per scannarvi.
Strano comunque, il 27 gennaio è passato da poco, di solito la Memoria dura almeno un mesetto, però visti i tempi è chiaro che la storia ha smesso di insegnare prima ancora di esser letta.