ISILI. Tre nuovi direttori delle carceri sarde si sono dimessi.
I vincitori del concorso che erano stati nominati dal ministero per dirigere gli istituti penali si sono ritirati prima di prendere servizio. Restano così scoperti gli istituti di Isili, Tempio e Alghero.
Maria Grazia Caligaris dell’associazione Socialismo Diritti Riforme parla di “un’umiliazione per l’intero sistema penitenziario sardo soprattutto dopo che Patrizia Incollu e Peppino Fois hanno lasciato sulla strada la loro vita per onorare il lavoro”.
Secondo quanto fa sapere Caligaris “nessun’altra regione italiana ha subito questo trattamento né prima né adesso”.
Sulla vicenda si è espressa anche Irene Testa, garante regionale delle persone private della libertà personale che ha parlato di una situazione assurda.
“Non è accettabile che tutto il lavoro debba ricadere sul direttore Porcu e la direttrice Milanesi, tantomeno può essere accettato che chi partecipa ad un bando non assuma poi l’incarico”, ha detto Testa.
“Auspico che venga raccolto l’appello di Maria Grazia Caligaris attenta conoscitrice delle carceri Sarde che rivolge ai parlamentari sardi affinché si facciano concorsi regionali dato che nessuno vuole rimanere nell’isola.
Evidentemente data la situazione è necessario che vi sia un obbligo che impegni i direttori a rimanere presso le sedi scelte per almeno due anni. Non si può continuare a chiedere ai pochi direttori presenti di fare avanti e indietro nel vasto territorio dell’isola a gestire 10 istituti di pena. Una situazione di questo tipo si ripercuote sia su chi deve scontare una pena sia su tutta la comunità penitenziaria ormai sofferente e abbandonata da troppo tempo”, ha concluso Testa.