CAGLIARI. Il logo che rappresenta due tori non è copiato e può essere utilizzato. La piccola Cantina Muggittu di Mamoiada può registrare il proprio marchio aziendale. Lo può fare al termine di una battaglia legale che si è appena conclusa con la decisione della direzione del Ministero delle imprese e del Made in Italy che tutela la proprietà intellettuale.
RedBull aveva fatto ricorso contro il marchio della cantina del giovane Mattia Muggittu per la somiglianza del logo che però non aveva nulla a che vedere con quello del colosso austriaco: "Ebbene si, si conclude qua positivamente la nostra lunga battaglia contro la multinazionale RedBull -afferma Mattia Muggittu - battaglia che ci ha fatto capire tante cose. Non sempre vincono i più forti e grossi, ma ogni tanto la possono spuntare anche i più piccoli, se ci credono abbastanza. Niente è facile, ma nulla è impossibile se credi profondamente in ciò che fai".
Dietro la scelta del nome, Boeli, e del logo impresso sull'etichetta ci sono ragioni ben precise. "Nel marchio vengono raffigurati due buoi legati tra loro dal giogo - aveva raccontato a febbraio Mattia a YouTG -, simbolo di un'agricoltura millenaria e tradizionale, poi abbiamo voluto riportare i disegni (o meglio dette coppelle) scolpite sulla stele di Boeli un menhir risalente al 3500 a.C. che sorge a pochi passi dalla nostra cantina”.