BRUXELLES. È stato fermato il presunto attentatore dell'attacco avvenuto la notte scorsa a Bruxelles nel quale sono morti due tifosi svedesi (QUI LA NOTIZIA).
Si tratta di Abdeslam Lassoued, tunisino, 45 anni, nato il primo settembre 1978, richiedente asilo dal 2019. Sarebbe stato coinvolto in uno scontro a fuoco con la polizia a Schaerbeek.
Sarebbe stato ferito durante la sparatoria: colpito al torace è stato trasportato in ospedale dove sarebbe morto poco dopo. Nel quartiere sarebbero state trovate diverse armi.
Si indaga su un passaggio dell'attentatore in Italia.
Il procuratore belga Frédéric Van Leeuw ha confermato che ci sarebbero altri video di rivendicazione dell'attentato, in particolare uno girato prima dell'attacco dove l'attentatore cita i roghi del Corano in Svezia. "In un altro video girato prima dell'attacco, lo stesso individuo appare con il volto coperto da un passamontagna e dichiara che 'il libro di Allah è una linea rossa per la quale si sacrifica", dice il procuratore, un probabile riferimento ai testi del Corano bruciati in Svezia nei mesi scorsi.
Un video diffuso in rete mostra l’attentatore intento a ricaricare il kalashnikov poco dopo aver compiuto la sparatoria.
Nel pomeriggio è convocato un Consiglio di sicurezza nazionale, per rivedere le misure antiterrorismo, dopo l'attacco di ieri.
Intanto è in corso un'operazione antiterrorismo della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Milano-Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo. Due gli arrestati: un egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziane. Le accuse: partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.
L'operazione è condotta da Digos di Milano,Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia, Direzione centrale della Polizia di prevenzione e Servizio Centrale Polizia postale.