CAGLIARI. Cresce la preoccupazione tra i lavoratori del cinema in Sardegna per la mancata pubblicazione, da parte dell'assessorato regionale alla Cultura, dei bandi 2023 per le produzioni cinematografiche finanziati dalla legge regionale del 2006. In una lettera firmata da numerosi registi e maestranze si fa appello all'assessore Andrea Biancareddu. Il timore è non solo che i bandi per la produzione di cortometraggi e lungometraggi non vengano pubblicati (come già avvenuto l'anno scorso) ma che in futuro ci sia un taglio ai finanziamenti per il settore. "Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione ed insoddisfazione - si legge nella lettera - in merito alla reiterata mancata pubblicazione dei bandi per la produzione e lo sviluppo di opere cinematografiche, situazione tra l’altro ormai unica in Italia".
"L'industria cinematografica sarda - spiegano i firmatari - ha visto negli ultimi anni, soprattutto grazie alla Legge 15/2006, un notevole sviluppo del comparto, contribuendo non solo alla promozione della cultura e del patrimonio della Sardegna ma anche all'occupazione di un gran numero di persone nel settore, ed ha creato una realtà ormai in grado di competere con il resto d’Italia e non solo. Tanti sono i film prodotti, distribuiti in sala, presentati ai più importanti festival nazionali ed internazionali. Tante - proseguono - sono le società locali ormai in grado di competere con le migliori realtà nazionali e, soprattutto, tanti sono i nuovi talenti sardi, donne e uomini: autori, sceneggiatori, registi, attori, scenografi, direttori della fotografia, costumisti, fonici, truccatori ecc. che lavorano in campo nazionale e internazionale. Tante, infine, sono le nuove leve nonché le maestranze che la stessa Regione sta formando in questi mesi e che dovranno trovare occupazione. La mancanza di nuovi bandi per la produzione cinematografica sta mettendo a serio repentaglio i notevoli progressi ottenuti fino ad ora".
"Senza nuovi contributi e incentivi regionali - concludono -, si rischia una drastica diminuzione delle produzioni, con conseguente perdita di posti di lavoro e opportunità per i talenti locali, oltre al rischio di veder migrare altrove società e professionisti, fenomeno purtroppo già parzialmente in atto. Vi chiediamo pertanto di agire prontamente e di pubblicare i bandi per la produzione cinematografica, garantendo le risorse finanziarie e il supporto tecnico per i progetti locali, attingendo alla dotazione finanziaria 2023 e, soprattutto senza intaccare quella delle prossime annualità".