CAGLIARI. "Esiste un solo modo per salvare la Sardegna da ulteriori anni di governo scellerato: restare uniti. Tutto il resto rimane nel perimetro dell’irresponsabilità. Personalmente ho consigliato a mio padre, che tanto ha dato alla politica e alle istituzioni sarde, di mettersi generosamente al servizio di un progetto collettivo favorendo e supportando l’individuazione di una guida fresca, competente e innovativa per la nostra Regione".
Si conclude così un post pubblicato da Camilla Soru, consigliera comunale del Partito democratico a Cagliari, in riferimento alla candidatura annunciata dal padre Renato in vista delle elezioni regionali del 2024. Un passo in avanti preannunciato chiedendo che si utilizzassero le Primarie come metodo per la scelta del candidato presidente del centrosinistra. Primarie che però sono state fatte naufragare dallo stesso Pd che ha preferito percorrere la strada intrapresa dal tavolo della coalizione.
Il post completo pubblicato su Facebook:
"Leggo in diversi organi di informazione sardi che avrei lavorato per favorire un sostegno della segretaria Elly Schlein all’ipotesi di tenere le Primarie per la scelta del candidato o della candidata della coalizione di centrosinistra alla presidenza della Regione. E’ vero che sento la nostra segretaria, che la sostengo, ed è vero che l’ho incontrata la scorsa settimana a Roma, senza sentire il bisogno di dare pubblicità all’incontro. Le ho semplicemente confermato quanto sta facendo il Partito Democratico in Sardegna, guidato dal segretario regionale Piero Comandini, col mio pieno accordo e sostegno. Come Partito Democratico abbiamo prima, in seguito a un documento approvato dalla Direzione regionale, chiesto alla coalizione di prendere in considerazione le Primarie. Una volta riscontrata l’indisponibilità della maggior parte dei partiti e movimenti alleati, a partire dal più grande (il M5S), l’Assemblea regionale in programma sabato esaminerà, e mi auguro approverà, il metodo scelto dalla coalizione per individuare la sua guida da proporre ai Sardi.
Non condivido alcun tentativo personalistico di affermare la propria candidatura persino a costo di mettere a rischio l’unità della coalizione, favorendo chiaramente l’affermazione della destra, che tanti danni ha causato alla nostra Isola negli ultimi 5 anni.
Esiste un solo modo per salvare la Sardegna da ulteriori anni di governo scellerato: restare uniti. Tutto il resto rimane nel perimetro dell’irresponsabilità. Personalmente ho consigliato a mio padre, che tanto ha dato alla politica e alle istituzioni sarde, di mettersi generosamente al servizio di un progetto collettivo favorendo e supportando l’individuazione di una guida fresca, competente e innovativa per la nostra Regione.
Questo è quello che farò io".