CAGLIARI. "Quando ho ricevuto minacce e Digos e Prefetto hanno deciso di mettermi sotto protezione sono stato 'ripreso' qualche volta perché non comunicavo ogni spostamento, perché non vedo da chi mi dovrei proteggere". Così il presidente della Regione Christian Solinas in risposta alle domande della stampa sull'inchiesta "Monte Nuovo", che ha portato all'arresto di un suo ex esponente della Giunta, l'assessora all'Agricoltura Gabriella Murgia. "Io non ho altro che l'attività politica che faccio con molta dedizione, non credo di dovermi difendere da nessuno", continua il governatore.
"Non ho mai commentato l’attività della magistratura che rispetto", dice poi il presidente Solinas, "in questi casi non si può che attendere l’esito e lo sviluppo della vicenda, lasciando a ciascuno la propria competenza e rinviando qualsiasi giudizio a quando i fatti saranno acclarati. Credo che le istituzioni non possano permettersi il lusso delle opinioni Dobbiamo rispettare le leggi che esistono, gli organi preposti a valutare queste vicende".
E poi aggiunge: "Io personalmente e come presidente non posso che augurarmi che all’esito di un percorso giudiziario si possa continuare ad affermare che la Sardegna ha delle forme di criminalità di un certo tipo ma non abbiamo per natura antropologica l’attitudine ad essere terra di mafia. Il mio auspicio più grande è che il percorso giudiziario possa acclarare che ancora la Sardegna possa pregiarsi di questo primato".