CAGLIARI. Arriva in Consiglio regionale l'accordo siglato dalla Coldiretti in Kirghizistan per portare dall'ex repubblica sovietica, a seimila chilometri di distanza, giovani pastori con l'obbiettivo di "salvare gli allevamenti e la tradizione agroalimentare della Sardegna ma anche per ripopolare città e campagne a rischio desertificazione".
La consigliere dal M5S Desirè Manca ha depositato un'interrogiazione in Aula: "Considerato che lo spopolamento del territorio è anche figlio delle condizioni lavorative che rendono impossibile l’ingresso dei nostri giovani nel settore agropastorale - afferma-, e della mancanza di servizi nei distretti indicati nel progetto, ritengo che un ipotetico progetto per la salvaguardia della nostra tradizione agroalimentare dovrebbe vedere come protagonisti gli allevatori sardi. Il progetto così come descritto dalle notizie di stampa – osserva Desirè Manca - pare piuttosto mirato al reclutamento di manodopera a basso costo da inserire con contratti di apprendistato”.
“La Regione - chiede la consigliera - intende ottenere dal Ministero dell’Agricoltura lo stesso sostegno per gli allevatori e agricoltori sardi provati dai rincari delle materie prime? L'assessorato quali azioni intende mettere in campo affinché i giovani sardi abbiano la possibilità e gli strumenti per fare impresa nei territori interessati dal progetto? Quali azioni si intende porre in essere affinché nei territori interessati dal progetto pilota si superi la mancanza di servizi che ne causano lo spopolamento?”.