CAGLIARI. "Il suicidio del ragazzo di 26 anni detenuto nel carcere di Bancali è una sconfitta per tutti".
A scriverlo, in una nota, è la garante la Garante delle persone private della libertà personale, Irene Testa, commentando la morte di Erik Masala, il giovane cagliaritano che si sarebbe tolto la vita in carcere a Sassari.
"Per lo Stato che abbandona tutti coloro che vivono e lavorano all’interno del carcere, per la polizia penitenziaria, per i direttori, per gli educatori, per il Ministro della Giustizia che non sente il grido di allarme che arriva da quei luoghi. Non si possono continuare a nascondere malati e tossicodipendenti dentro le celle e ignorare questa realtà”.
Masala era stato indagato per spaccio nel 2020 (QUI LA NOTIZIA) poi lo scorso anno era stato arrestato per aver aggredito a colpi di machete un ventiseienne in via Seruci (QUI I DETTAGLI). Stava scontando la sua pena in carcere a Bancali dove è stato trovato senza vita oggi. Lascia la compagna e due bambine piccole. La notizia della sua morte ha sconvolto amici e parenti che sui social hanno scritto decine di messaggi di cordoglio per l'ultimo saluto. Intanto sono in corso le indagini per fare chiarezza sul decesso.