VILLANOVAFORRU. "Benvenuti in Africa". Questa la scritta comparsa in uno striscione piazzato all'ingresso di Villanovaforru. È lo stesso sindaco del paese, Maurizio Onnis, a pubblicare la foto sui social: "Non so chi sia l’autore - commenta - ma interpretarlo non è difficile".
Nel paese di 600 abitanti infatti ci sono quasi un centinaio di migranti, ospiti da 8 anni: "Ci siamo sempre distinti per l’accoglienza pacifica e dignitosa di uomini, donne e bambini venuti da lontano in cerca di una vita migliore", scrive Onnis, "Il paese non vuole che ne arrivino altre decine, come annunciato dalla prefettura e, soprattutto, non vuole che vengano alloggiati in tende".
E su questa ipotesi il sindaco ribadisce: "Al prefetto l’abbiamo detto molto chiaramente: le tende riducono Villanovaforru a campo profughi. Non è il destino della Marmilla, non è il destino della Sardegna. Non è una prova di rispetto da parte dello Stato".
Lo striscione poi è stato fatto rimuovere "perché non mi piacciono i colpi di testa", dice Onnis, "perché dobbiamo agire uniti e perché aborro qualsiasi cosa assomigli anche solo lontanamente al razzismo". Ma aggiunge: "Se devo scegliere a chi essere fedele, Stato o comunità, scelgo la mia comunità".