CAGLIARI. Rilanciare i servizi e le attività di un settore strategico delle politiche per il lavoro;
Programmare e spendere con urgenza le ingenti risorse a disposizione della Regione.
Sono queste le principali richieste delle segreterie regionali confederali della Sardegna che stamattina hanno organizzato una manifestazione insieme alle associazioni di rappresentanza della agenzie formative di fronte alla sede dell’assessorato regionale del Lavoro a Cagliari e ai lavoratori.
I sindacati denunciano un peggioramento della situazione, lo stallo totale della politica e il ritardo nell’attuazione delle misure in risposta ai tanti fabbisogni di cittadini, imprese e territori.
"Ci sono 730 milioni di euro da spendere nei prossimi 5/6 anni a disposizione della Regione e una platea enorme di persone che attendono i servizi del lavoro, in questo caso le politiche attive", dice Gavino Carta segretario generale della CISL Sardegna.
I sindacati e le associazioni rilevano una persistente carenza di programmazione di attuazione con tempi certi e definiti da parte dell’amministrazione regionale.
"La programmazione non parte e noi non riusciamo a fare il nostro lavoro", aggiunge Antonio Demontis direttore regionale dello IAL CISL Sardegna.