CARBONIA. È il giorno del lutto e del dolore a Carbonia per la terribile morte dell’operaio di 43 anni, Omar Locci, morto incastrato nell’ingranaggio della rotopressa (QUI LA NOTIZIA).
Secondo le ricostruzioni, Locci sarebbe sceso dal mezzo forse per verificare un malfunzionamento, ma è finito in una trappola mortale. L’uomo era solo: a ritrovare il corpo è stato il padre. Purtroppo i soccorsi sono stati inutili: il quarantatreenne, padre di due figli, era già morto. I carabinieri hanno aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica dell'accaduto. I vigili del fuoco hanno lavorato per ore per liberare il corpo dal mezzo.
“Siamo profondamente dispiaciuti per l’ennesimo incidente sul lavoro che si è verificato nella nostra regione. In questo caso il triste fenomeno di morte bianca ha colpito un nostro concittadino. Pertanto, siamo ancor più addolorati perché abbiamo perso un figlio della nostra città e proviamo un forte senso di vuoto. Manifestiamo il nostro cordoglio e ci stringiamo in un grande abbraccio alla famiglia del ragazzo”, ha dichiarato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu.