CAGLIARI. Alla grande festa rossoblù per il Cagliari, tante le parole commosse dei giocatori e del mister per la promozione in A, tanto sofferta ma forse per questo ancora più bella. Nahitan Nandez è stato accolto dai tifosi che oggi si sono radunati alla Unipol Domus con una grande ovazione. El Leon è arrivato vicino al palco e ha detto: “Sono in pace, sono felice di aver portato la nostra gente, la nostra Terra dove merita".
Marco Mancosu invece parla di futuro: "Conosco la vita, ci sono valutazioni da fare: sono 15 anni che giro fuori dalla Sardegna, mi vedo sullo stesso piano di un emigrato che vede la Sardegna da fuori. Vedremo, io ovviamente spero di poter rimanere qua a coltivare il mio sogno".
E Pavoletti, che ha trasformato il sogno in realtà: "Potevo segnarne tanti gol è vero, ma l’importate è che ne sia arrivato almeno uno al momento giusto. Torniamo dove meritiamo, perché ce lo meritiamo e perché ve lo meritate. L’anno scorso qui si è pianto, si è sofferto. E allora si è fatto tutti un passo indietro. Ma quello che non abbiamo detto è che lo abbiamo fatto per prendere una lunga rincorsa per tornare in Serie A!”.
Infine l'artefice dell'impresa, Ranieri: "Innanzitutto vorrei ringraziare i miei collaboratori, e i tifosi. Era una missione difficile, vi siete incazzati qualche volta e avevate ragione. I purosangue vanno spronati e io ne avevo diversi. Voglio ringraziare davanti a tutti i miei giocatori perché sono stati magnifici e non hanno mai mollato, Li ringrazio perché mi hanno seguito passo dopo passo, anche nelle 2 sconfitte che abbiamo avuto. Avevamo in testa un obiettivo e lo abbiamo centrato. Sapete che c’è un rapporto particolare con voi, mi auguro di poter far bene anche il prossimo anno”.