CAGLIARI. Le zone interne della Sardegna si spopolano, sono difficili da tenere sotto controllo da parte delle forze dell'ordine. Così dove pascolavano le pecore e si coltivavano ortaggi adesso ci sono le piantagioni di marijuana: "Continua ancora ad espandersi un fenomeno che fino ai primi anni del 2000 appariva in quel contesto generale di minima importanza", ha spiegato la presidente della Corte d'Appello di Cagliari Gemma Cucca all'inaugurazione dell'anno giudiziario, che invece negli ultimi anni appare in forte sviluppo, diffuso in tutto il distretto, probabilmente fonte di lauti guadagni, destinato a sviluppi ulteriori, che merita di essere trattato, nei casi più significativi, come espressione di criminalità organizzata. Si tratta delle piantagioni di marijuana che prendono piede in Sardegna anche per lo spopolamento della campagna e per le risapute difficoltà nel controllo del territorio, oltre che per le favorevoli condizioni climatiche. Costituivano in passato una risorsa per l’autoconsumo, diventano oggi un business legato alla forte impennata del consumo nell’Isola delle cosiddette droghe leggere".
"Le campagne della Sardegna si spopolano, un'invasione di piantagioni di marijuana"
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