CAGLIARI. Tutti i suoi insegnanti hanno studiato la Lis - lingua dei segni italiana - per poter comunicare con lui. Oggi Mahi, alunno sordo del Cpia, centro provinciale istruzione degli adulti, si prepara alle Superiori perché grazie alla scuola "è rinato e vive una vita nuova", come racconta lui.
In classe ad affiancarlo ci sono sia l'insegnante di sostegno – che lo supporta nello studio e gli adatta tutti i materiali - sia un’assistente alla comunicazione, che traduce per lui tutto quello che viene detto. L’assistente alla comunicazione è un’educatrice specializzata nel sostenere tutti i tipi di studenti sordi: sia quelli che usano la Lis sia quelli che preferiscono il labiale.
Mahi è originario del Bangladesh ed è arrivato in Italia con la sua famiglia quando aveva 14 anni. All’arrivo in Italia ha frequentato per un mese la scuola, ma le cose sono andate male: non ha avuto il giusto supporto e imparare l’italiano sembrava una missione impossibile. "Mi sentivo morire dentro", ricorda Mahi. Suo padre si è però rivolto all’Ens – ente nazionale sordi - che lo ha indirizzato al Cpia.
Qui Mahi ha iniziato un percorso nuovo: è stato affiancato da un insegnante di sostegno che ha cercato di trovare un canale di comunicazione. Sfortunatamente è arrivato il Covid, le scuole sono state chiuse e Mahi si è trovato nuovamente isolato, nella più totale impossibilità di seguire lezioni a distanza vista la sordità e la quasi nulla conoscenza dell’italiano. Ma la scuola non si è arresa, decisa ad offrire al ragazzo un’esperienza scolastica positiva e inclusiva. Il dirigente Giuseppe Ennas ha subito autorizzato l’acquisto di tutta la strumentazione necessaria per supportarlo, mentre la sua insegnante di sostegno ha contattato un logopedista che ha provato ad avviare Mahi alla lingua dei segni proprio per avere uno strumento visivo in più di comunicazione.
Quella che doveva essere una soluzione ponte si è però rivelata la svolta perché il ragazzo si è mostrato vorace e con una straordinaria capacità di apprendimento. Visti i risultati ottenuti, la sua insegnante ha deciso di seguire un corso di Lis assieme a Mahi, suggerendo a tutti gli altri docenti di costruire un percorso fatto su misura per lo studente. Detto fatto: tutti gli insegnanti di Mahi – dalla professoressa di matematica a quelle di francese, italiano e inglese – sono andati a scuola di Lis per poter comunicare con lui.
Oggi tutti gli insegnanti di Mahi conoscono almeno il livello base di lingua dei segni, compresa la nuova insegnante di sostegno che ha raccolto l’eredità di quanto fatto in precedenza, ha studiato Lis e tutte le strategie per supportare l’alunno. Inoltre, da quest’anno, ad affiancare il ragazzo c’è anche l’assistente alla comunicazione che lo aiuta e rende tutte le spiegazioni più veloci e immediate. "Una cosa che mi fa sentire benissimo», dice lui con un sorriso pieno di emozione. Mahi è riuscito a conseguire la licenza media e a proseguire nella sua preparazione frequentando con successo il biennio delle superiori. Ora è pronto per intraprendere la strada verso il diploma: ha già trovato una scuola che gli piacerebbe frequentare a Torino, dove c’è un percorso legato all’istituto per sordi.