CAGLIARI. "A due settimane dall'inizio della sessione estiva, dobbiamo tristemente denunciare che per quasi tre mesi il servizio di counseling psicologico non sarà prenotabile". È una rabbia condivisa quella degli studenti universitari di Cagliari appena ricevuta la notizia della sospensione delle attività dello sportello di supporto psicologico nell'ateneo. Tema particolarmente sentito, in questi ultimi mesi, dopo le tragiche morti di giovani studenti e studentesse, che si sono tolti la vita durante il percorso universitario.
L'avviso sul sito dell'ateneo recita: "Si avvisano gli studenti e le studentesse che i nuovi accessi al servizio di Counseling Psicologico sono temporaneamente sospesi, in quanto le disponibilità per i percorsi di supporto sono al completo fino a luglio. Sarà possibile accogliere le nuove richieste a partire dal 20 luglio, si prega pertanto di contattare il servizio da questa data per concordare una consulenza per fine agosto - settembre". Troppe richieste di aiuto, quindi. Ma il servizio, al momento, non è in grado di gestirle. E così è costretto a dire no a chi chiede supporto oggi o lo farà nei prossimi mesi. Quelli - tra l'altro - più delicati, della sessione di esami.
"Dopo anni di disperate richieste e gesti estremi", attacca l'associazione studentesca Reset Unica, "sembra che le istituzioni si siano accorte di quanto sia importante il benessere psicologico in generale, degli studenti e delle studentesse nel nostro caso. Sembra, appunto. Perché la realtà dai fatti è un’altra. Se da una parte, in primis la Ministra e rappresentanti vari di Governo e Parlamento sprecano i loro interventi televisivi in favore della causa, d’altra parte non si fa nulla per arginare un fenomeno in crescita (malessere e suicidi), non si cercano soluzioni o nuove risorse ed eccoci arrivati a questo punto".
Nessuna nuova risorsa quindi per incrementare il supporto agli universitari. E proprio quando sta per cominciare la sessione di esami, la batosta: lo stop temporaneo al servizio di counseling psicologico (che comunque già prima aveva i suoi punti critici, come noi di YouTg racconteremo nelle prossime settimane in un approfondimento dedicato al tema). "Disservizio gravissimo, ovviamente riconducibile alla mancanza di fondi. Fondi che non possono mancare, non oggi", dicono gli studenti.
"A parole tutti sono bravi a venire nelle nostre aule e dire che stanno lavorando per noi", attacca un'altra associazione di studenti, UniCaralis, "Un ministro che parla di merito e non di uguaglianza; un assessorato regionale all’istruzione indegno della carica ricoperta e un ateneo che soffre questa scala gerarchica. Ad UniCa non va bene stare bene, ma forse anche alla Regione Sardegna".