CAGLIARI. La Coppa America saluta Cagliari. Il capoluogo sardo a ottobre non ospiterà le regate internazionali che lo avrebbero proiettato sugli schermi di tutto il mondo. Oggi all’assessore regionale al Turismo è arrivata la comunicazione che certifica come la distanza con gli organizzatori sia ormai incolmabile.
Il matrimonio tra la Regione e lo staff che organizza l’America’s Cup è durato una manciata di mesi, appena otto, perché l’accordo a cui si sarebbe arrivati ad agosto 2022 non si è mai concretizzato in un atto formale. L’oggetto del contendere è stata la prima tappa europea delle World Series, le gare preparatorie alla Coppa America 2024: la Regione spingeva per ottenerla e aveva già pronti 6 milioni di euro destinati a promuovere l'immagine della Sardegna. Nelle scorse settimane però il colpo di scena: la tappa inaugurale viene assegnata a Vilanova, Spagna.
La decisione segna spartiacque sulla vicenda. Secondo l’Assessorato, gli organizzatori non avrebbero garantito risposte adeguate alle richieste degli uffici sull’impatto mediatico dell’evento, e dopo aver appreso che Cagliari non sarebbe stata la prima tappa è arrivato anche il dietrofront sul finanziamento dell’evento.
In attesa di avere una versione ufficiale dell’assessore Chessa, che per la settimana prossima ha annunciato una conferenza stampa, Cagliari perde per la seconda volta le World Series. Le gare erano in programma anche nel 2020 ma allorail Covid fece saltare tutto. Ora, a tre anni di distanza, l’evento salta nuovamente con le barche pronte a salpare verso Brindisi che nel frattempo si è candidata per ospitare le regate.
Sul fronte politico Fratelli d’Italia, partito che fa parte della maggioranza guidata dal presidente Solinas, ha annunciato un’interrogazione per conoscere tutti i dettagli della vicenda. Attacchi diretti invece dall'opposizione. I Progressisti chiedono le dimissioni di Chessa: “La gestione della vicenda dall’assessore al Turismo è stata disastrosa. Ieri organizzava riunione risolutive e oggi annuncia conferenze stampa per mostrare documenti del suo fallimento. Tutto ciò mentre le migliori vele al mondo se ne vanno via, in altri mari, forse meno affascinanti, pur di avere la garanzia di poter veleggiare. Si trattava pur di una coppa mondiale e non di uno dei soliti tornei di vicinato a cui il massimo responsabile della promozione turistica della Sardegna guarda sempre con grande interesse".