CAGLIARI. Non si risolve il caos parcheggi del Brotzu: nonostante le rassicurazioni dei vertici, nel più importante ospedale della Sardegna non è mai stato attuato un piano della sosta, non sono stati tracciati i posteggi, gli stalli per i disabili sono continuamente occupati da chi non ne ha diritto e le auto di dipendenti e visitatori (al San Michele entrano circa 5000 persone al giorno) vengono lasciate dove capita. E davanti a questa situazione indegna il sindacato Nursing Up chiede un intervento della direzione.
Il servizio tra i parcheggi per disabili del Brotzu occupati da chi non ne ha diritto
Il dirigente aziendale Nicola Floris e il territoriale Diego Murracino chiedono delle cose semplici, o che dovrebbero essere semplici: auspicano che i dipendenti possano parcheggiare e, la sera, soprattutto le donne, possano raggiungere i reparti in sicurezza. Chiedono che sia garantita "la divisione tra parcheggi per gli utenti e parcheggi per i lavoratori. L’area riservata ai dipendenti", spiegano, "dovrà avere un sistema che eslcuda l’accesso di estranei con la stessa modalità con cui la direzione ha ritenuto giusto fare per il parcheggio esistente con accesso limitato esclusivo per i primari e i direttori". Murracino e Floris vorrebbero "Una nuova progettazione complessiva della viabilità interna su un unico senso di marcia che ruoti attorno allo stabilimento consentendo così la realizzazione di nuovi parcheggi “a spina di pesce”sulle carreggiate dell’asse stradale" e , inoltre, "un adeguato sistema di illuminazione per le ore notturne la cui spesa può essere sostenuta dal risparmio energetico che si realizza dai nuovi impianti fotovoltaici presenti nei parcheggi".