CAGLIARI. Da un lato appassionati di vela e associazioni come l'Avas (Armatori Vela d'Altura Sardegna) che chiedono alla Regione di non rinunciare all'evento più importante dell'anno. Dall'altra l'assessore al Turismo Gianni Chessa, che voleva la prima tappa delle World Series e non è stato accontentato. Nel mezzo ci sono lettere, mail, trattative in corso e tentativi recenti di far riappacificare le parti, Regione e società Ace Barcellona.
Avere almeno la seconda tappa delle regate dell'America's Cup in Sardegna? Difficile prevederlo, al momento. Certo è che dopo il polverone scatenato dal passo indietro della Regione, l'assessore ha fatto sapere di aver lasciato ancora aperto uno spiraglio per raggiungere l'obiettivo.
Ci spera anche il team di Luna Rossa, che in questi giorni sta continuando ad allenarsi nella sua base di Cagliari Sul sito ufficiale della 37° America’s Cup si parla del maestrale in città che ha favorito le prime uscite di ricognizione del prototipo, LEQ12, in attesa della consegna del nuovo scafo del Team Prada Pirelli. Stando a fonti vicine al team, anche lo skipper Max Sirena sarebbe impegnato nell'opera di riappacificazione delle parti. Ma, è chiaro, la decisone finale spetta all'assessorato.
Intanto la rinuncia alle AC World Series è vista come una enorme sconfitta da tanti in città: "È la più grande occasione perduta per far riconoscere, definitivamente e a livello internazionale, Cagliari quale miglior location del Mediterraneo per lo sport della vela in ogni sua forma", commenta l'associazione di armatori, che sollecita la Regione a riavviare i contatti con l'organizzazione.