ORISTANO. "I Pronto soccorso sono pieni perché i cittadini saltano la Guardia medica".
Lo ha detto l'assessore regionale della Sanità Carlo Doria intervenendo alla seduta del consiglio comunale di Oristano oggi.
"Ci si rivolge all'ospedale perché si salta la guardia medica, che è una figura che va adeguata ai tempi moderni, utilizzata con l'ausilio di specialisti che si avvicinano ai territori, attraverso la telemedicina, nel quadro di una riorganizzazione territoriale. I codici bianchi e verdi non devono andare al Pronto soccorso, ma oggi questo avviene perché i cittadini saltano il ricorso alle guardie mediche.
I problemi della sanità a Oristano sono stati al centro del confronto tra il Consiglio comunale e l’assessore.
"Va dunque riorganizzata la sanità territoriale, con case e ospedali di comunità che gestiscono i malati cronici e i codici bianchi e verdi, riducendo la pressione sugli ospedali che ritornano alla loro funzione ottimale", ha detto.
Per l'assessore regionale "l'ospedale è una faccia della medaglia, l'altra è il territorio. Il Pronto soccorso rappresenta per i cittadini, non solo sardi, il ricettacolo di salute, il baluardo di risposta a un problema. Questo perché abbiamo un'organizzazione territoriale ferma al 1978, ma con meno medici-soldati a causa del blocco del turno over nella pubblica amministrazione che ha portato alla sterilizzazione di intere discipline universitarie ed questo è il motivo per cui oggi mancano, ad esempio, i pediatri. E il motivo per cui oggi stiamo investendo risorse per scuole di specializzazione per pediatria e chirurgia pediatrica. Il COVID è stata la cartina tornasole che ha scoperchiato una macchina fragilissima regionale. Oggi ci sono 257 borse di scuole specializzazione, l'Assessore Arru ne aveva messo 25, il taglio dei posti di terapie intensive risalgono all'Assessore Dirindin. È stata fatta una politica di risparmio pericolosa. Il conto lo stiamo pagando oggi".
L'assessore Doria ha quindi indicato alcune soluzioni: "Partendo dal fatto che non si può vincolare permanenza nelle sedi per cui si bandiscono i concorsi, lo si può fare solo a livello nazionale, e dal fatto che i medici italiani sono tra i più sotto pagati d'Europa, bisogna rendere più attrattive le sedi periferiche con incentivi economici e con figure apicali capaci di creare una scuola e attirare giovani che hanno voglia di formarsi".
"Oristano è una fucina di idee - ha proseguito -. Partendo da una situazione di criticità (quella di medicina generale) abbiamo messo in campo un rimedio temporaneo con incentivi per i medici di medicina generale, alle guardie mediche, ai dirigenti medici e anche a quelli andati in pensione, per andare a coprire le sedi carenti Sono arrivate 90 domande che ci consentiranno di coprire le sedi carenti".
Le parole del sindaco di Oristano
“Ringrazio l’assessore Doria che ha prontamente accolto il nostro invito per ascoltare la voce dei rappresentanti della città e per dire quali sono le azioni che sta realizzando e quelle che sta programmando per affrontare la crisi che investe il sistema sanitario territoriale - ha detto il sindaco Massimiliano Sanna introducendo i lavori -. È la seconda volta in poche settimane che l’Assessore si rende disponibile a confrontarsi con noi, per ragionare sulle cause della crisi, per ascoltare le esigenze del territorio e per programmare le soluzioni. Il suo compito, così come il nostro, non è semplice, ma aprirsi al confronto è sicuramente la strada più corretta, forse scomoda, ma doverosa e trasparente nei confronti della comunità che rappresentiamo e che tuteliamo. Oggi siamo qui per discutere della crisi che colpisce il sistema sanitario territoriale, una questione che riguarda direttamente la salute e il benessere dei nostri cittadini. Dall'assessore alla Sanità non ci aspettiamo ricette miracolose, ma siamo certi che grazie alla sua competenza concluderemo questa riunione con molti elementi utili a conoscere il programma delle sue azioni politiche e a capire in che modo la Regione intende fronteggiare la situazione”.
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