CAGLIARI. Cambiano le regole: se manca un infermiere nell’ambulanza potrà sostituirlo un soccorritore volontario. Questa la nuova direttiva dell’Areus, l'azienda regionale di emergenza-urgenza sarda, subito al centro delle polemiche di sindacalisti e opposizione in Consiglio regionale.
La comunicazione, indirizzata alle aree di Isili, Cagliari, Sarroch, Muravera e Senorbì prevede che, in caso di improvvisa assenza dell’infermiere a bordo, ad esempio per motivi di salute, la centrale operativa del 118 debba provvedere alla chiamata di un soccorritore.
Una soluzione, quella dell’Areus, per cercare di arginare il problema della carenza di personale che in questi mesi si è acuita maggiormente rispetto a quelli passati. Ma la decisione, secondo i sindacati, mette in serio pericolo i pazienti, non potendo conoscere il livello di competenze dei volontari. Fials, Federazione autonomie locali e sanità, ha minacciato di denunciare tutto alla Procura, lamentando una gestione approssimativa sulla questione. Non solo i sindacati, ma anche l’opposizione si scaglia contro il provvedimento. A puntare il dito sulla questione è il capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale Francesco Agus, secondo cui ci troviamo di fronte a un sistema di emergenza-urgenza totalmente allo sbando. I dettagli nel servizio.