CAGLIARI. Non cita il partito sardo d'azione. Non fa il nome di Matteo Salvini e non riporta l'accordo elettorale tra i Quattro Mori e la Lega. Ma evocando Gigi Riva, l'hombre vertical che dopo aver portato il Cagliari sul tetto del calcio italiano rifiutò le avance delle grandi per restare nella sua Sardegna, Giovanni Columbu fa un paragone pesante: "Fa specie ricordarlo oggi di fronte al caso di chi è disposto a cedere la propria storia e i propri simboli a chi offre di più". Regista, Columbu, ma soprattutto ex presidente del partito che fu di Emilio Lussu e Camillo Bellieni, ora guidato da Christan Solinas e alleato con i leghisti per la tornata elettorale del 4 marzo.
Il suo pensiero amaro arriva dopo aver visto, questa mattina, un documentario su Rombo di tuono: "Questa mattina a Rai News hanno trasmesso un servizio su Gigi Riva che dopo avere portato il Cagliari alla vittoria dello scudetto rifiutò un contratto miliardario con la Juventus per restare fedele alla propria squadra. Mi ha commosso e fatto riflettere", scrive Columbu, "ecco perché ha suscitato tra i sardi tanta ammirazione, ecco perché è diventato un simbolo, non solo perché era un campione ma perché era ed è rimasto sempre un uomo leale e coerente. Fa specie ricordarlo oggi di fronte al caso di chi è disposto a cedere la propria storia e i propri simboli a chi offre di più".