CAGLIARI. La società cooperativa era stata messa in liquidazione, ma con un contratto di guardiania avrebbe continuato di fatto la propria attività, celandosi formalmente dietro un nuovo soggetto giuridico: in questo modo avrebbe distratto in proprio favore le risorse finanziarie, i mezzi e le attrezzature del soggetto posto in liquidazione con evidente pregiudizio dei creditori. È quanto hanno accertato i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cagliari che hanno concluso un filone investigativo delegato dalla Procura nei confronti di una società cooperativa operante nel settore delle costruzioni edili che ha sede nella provincia di Cagliari.
Le indagini sono partite dall’approfondimento della posizione della società in questione, dichiarata "in stato di insolvenza", e quindi posta in liquidazione coatta amministrativa, la quale, attraverso la formalizzazione di un contratto di guardiania di cui si contesta il carattere fraudolento, avrebbe di fatto continuato di fatto la propria attività aziendale, celandosi formalmente dietro un nuovo soggetto giuridico avente medesima compagine e oggetto sociale.
Le indagini hanno consentito anche di ipotizzare, in tale contesto, un’attività di favoreggiamento che sarebbe stata prestata dal Commissario liquidatore. Concluse le investigazioni di polizia economico finanziaria, sono stati denunciati sette soggetti (gran parte dei quali componenti del consiglio di amministrazione della “nuova cooperativa”). Sotto sequestro invece beni mobili, conti correnti, auto per un valore complessivo di circa 2,6 milioni di euro.